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SARS-CoV-2 e Disinfezione delle strade

TL;DR (se avete fretta, cosa che è assolutamente errata quando ci si deve informare, saltate subito alla parte finale con scritto MORALE).

Torno sull’argomento. Fin da subito mi sono schierato contro questa pratica inquinate e pericolosa ricevendo anche qualche critica ma, ho troppo rispetto per la mia comunità per prendere decisioni che accontentano e portano facile consenso sebbene non siano corrette.

Amministrare vuol dire anche prendere decisioni difficili e avere il coraggio di spiegarle, farle capire portando dati a suffragio e portarle avanti. Dopotutto, quante decisioni strategiche per la nazione sono state sacrificate sull’altare del consenso elettorale?

Non è stato un capriccio il mio, ma semplicemente mi sono informato sul sito di IIS, OMS, ho parlato con esperti, ho letto tanti articoli scientifici (e non Donna Moderna), ho contattato la Federation of American Scientists per un parere, e grazie ai miei genitori e ai miei sforzi, ho costruito delle solide basi scientifiche che mi permettono di avere opinioni che siano basate su fatti, dati, osservazioni e non su emozioni o impressioni.

Purtroppo la scienza è antidemocratica, impopolare, non può essere compresa da tutti, alla scienza non importa dell’opinione del singolo, ma la scienza ti salva la vita. E la scienza, ha fin da subito detto che spruzzare disinfettante per le strade è inutile e dannoso per combattere una pandemia.

Seguite SEMPRE la scienza. Chiunque creda di fornire verità alternative che la scienza vuole censurare è solo un cialtrone, non un novello Galileo. Come disse qualcuno più importante di me, per essere un novello Galileo non bisogna solo dire il contrario di ciò che sostengono gli altri, bisogna pure avere ragione ma soprattutto dimostrarlo sulla base del metodo scientifico.

MORALE: per quanto esposto qui sopra, sui seguenti link, a Minerbe (VR) NON VERRA’ FATTA LA DISINFEZIONE DELLE STRADE in quanto vi sono evidenze a supporto dell’utilità della disinfezione con prodotti chimici pericolosi, come l’ipoclorito di sodio di strade e pavimentazioni esterne. Tutto il resto è solo show elettorale.

[1] https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/pdf/rapporto-covid-19-7-2020.pdf

[2] https://www.sciencemag.org/news/2020/03/does-disinfecting-surfaces-really-prevent-spread-coronavirus?fbclid=IwAR313l6shJ9oluX9gyT0T9sswuyjVXGKk15gSxmdGOemc6DA3lMPnKr3Tcc

Global warming e inquinamento in genere

2020.01.10 – CO2 concentration, 285 ppbv in Minerbe (Italy), not great not terrible

L’ecologia mi sta a cuore, il pericolo che corriamo è concreto. Sensibilizzare le masse su tale pericolo è fondamentale e lottare perché si trovi una soluzione è quantomeno doveroso. È giusto però puntualizzare alcune cose.

È facile andare in piazza e gridare cosa non ci stia bene; no nucleare, no trivelle, no global warming, no esperimenti sulla fusione, no OGM, no impianti che rovinano i paesaggi, no polveri sottili, no traffico, not TAV, no autostrade, no auto elettriche perché le batterie inquinano e l’energia per produrla ha generato inquinamento (perché le auto a diesel o benzina, che fanno?), no pannelli fotovoltaici perché tra 20 anni saranno da smaltire, viva la natura! Che i potenti risolvano il global warming, per Dio, il pianeta è uno solo e non si scherza. 

È facile fare appelli collettivi; quando però si tratta di rinunciare noi a qualcosa, di ragionare nell’ottica del singolo, tutti i nodi vengono al pettine. 

La nostra vita è fatta d’energia, che non si crea per grazia divina; non parlo di spiritualità, ma di crudi bilanci in Joule ed una manciata (più o meno) di formule fisiche che tengono in piedi l’universo.

Il cibo che portiamo in tavola comporta un dispendio di risorse e si, anche i cibi vegani, dopotutto al supermercato mica ci arrivano da soli. I nostri spostamenti sono un dispendio di risorse (e di tempo! Non dimenticate mai di considerare il tempo come una risorsa). I nostri dispositivi elettronici da cui dipendiamo sono un dispendio di risorse, pensate a quanto intasate i server con i meme di Messi che si guarda spaesato che spedite o quando consultate i profili degli influencer, è sempre energia che viene consumata. La nostra casa sempre calda, o sempre fresca, o sempre illuminata domanda in continuazione risorse. Questo dispendio, questo benessere e crescita economica ha arrecato danni al nostro pianeta e continua a farlo ogni singolo secondo, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.

Sperate di soddisfare questi bisogni da un giorno all’altro con sola energia pulita – in tempi sufficientemente brevi da scongiurare il disastro? Non succederà. È brutale, ma è così. Non é tecnicamente possibile, è utopico. La nostra crisi ambientale si risolverà solo con compromessi da parte di tutti, non basterà sottostare agli accordi di Parigi. Non fatevi illusioni, non esistono bacchette magiche; potete manifestare quanto volete, ma se davvero credete in quello che fate, preparatevi a cambiare. 

Credetemi: quando decidemmo di rinunciare democraticamente al nucleare, nessuno di noi avrebbe però rinunciato alla luce in casa. (considero la scelta di rinunciare al nucleare figlia della follia collettiva e dell’incapacità dei nostri governati di prendere una decisione importante senza guardare al mero consenso elettorale). 

Quando affermate di voler interrompere il global warming, pensate di poter allo stesso tempo rinunciare alla vostra carne, alla vostra frutta esotica, alle vostre 4 auto per famiglia, al riscaldamento sempre acceso e al resto delle vostre comodità? 

O produciamo energia, o non avremo crescita e benessere e torneremo all’età della pietra. O consumiamo risorse in modo proporzionale alla capacità della produzione energetica pulita, o sporcheremo. O smettiamo di sporcare (o comunque limitiamo in modo deciso il processo), o comprometteremo il pianeta.

Decidete voi dove inserire il compromesso in questo loop.

(Post riarrangiato dal sottoscritto a partire da un post preso da Internet di cui non ricordo la fonte ma che ringrazio infinitamente per la saggezza e la semplicità con cui ha espresso questi concetti [se mi leggi, palesati!]. Btw, no, non è di Greta Thunberg)

L’esperienza della politica

Ripenso spesso alla campagna elettorale che mi ha visto protagonista nel 2011 e la considero una esperienza magnifica. Tra le cose che non mi sono sfuggite sono quelle voci relative all’inesperienza del gruppo di cui facevo parte. Ritengo che tale voce sia corretta dal punto di vista logico ma molto carente dal punto di vista del contenuto. Accusiamo spesso la nostra classe politica di incapacità ma non permettiamo a nessuno di sostituirla perché “non hai esperienza”. Come fa uno a farsi l’esperienza?

Chi mi dice che il modo in cui hanno amministrato fino ad oggi sia quello corretto? Direi che i risultati parlano chiari. La classe politica attuale ha fallito a tutti i livelli, dal consiglio comunale, al consiglio di amministrazione della partecipata, al consiglio dei ministri. A questo punto, il fatto di non avere esperienza, è davvero una cosa così negativa? Magari grazie alla mia “inesperienza” posso vedere le cose da un punto di vista nuovo e probabilmente meno “clientelista”.

Sbaglio?

Nostalgia nostalgia canaglia!

Non so se vi capita mai, ma oggi è uno di quei giorni in cui sento una viscerale nostalgia di quando ero bambino, di quei famosi anni 80 fatti di serie tv divertenti, di robottoni giganti che lottavano con tutte le loro forze per salvare il nostro povero pianeta dai nemici invasori di altri pianeti e tutto si concludeva con un bellissimo fungo atomico. Non è nostalgia di un evento particolare, è semplicemente una stretta allo stomaco, un impressione indescrivibile, una malinconia struggente per qualcosa che c’è stato e, credetemi, è stato bellissimo. Nostalgia per un modo di vivere che era davvero molto più semplice, sicuramente perchè eravamo bambini e tutto ci sembrava bello. Ecco, oggi mi sento così, con la tristezza nel cuore per la spensieratezza ormai andata e che, anche volendo, non potrà più esserci a causa del terrorismo psicologico dei mass media di questi tempi. Ricordo la Minerbe di allora, grande, da scoprire, da vivere, piena di ragazzi che al pomeriggio si davano appuntamento per le strade mentre oggi, tutti ben nascosti in casa a giocare alla PS o su Facebook!

Anche una volta i mass media facevano “terrorismo psicologico”, ma era decisamente positivo! Ricordo quanto hanno cercato (e ci sono riusciti) di farci avere paura dei “drogati”. Mamma mia… quelli si che facevano paura! I drogati. Adesso orami è tutto sdoganato…. Guardo vecchi film e non vedo scene di sesso o di violenza troppo esplicite, reali. C’era qualcosa di molto velato…. si intuiva, ma non si vedeva di certo!!!!

Mi chiedo, i tempi sono cambiati in meglio o in peggio? O semplicemente è solo una conseguenza della mio essere malinconico?